Il Seminario politico-organizzativo
ANCORA UN PASSO AVANTI!
Nel numero 5/6 della Critica Sociale viene dato ampio spazio agli interventi proposti durante il Seminario politico-organizzativo del nuovo Avanti!, tenutosi al Teatro del Borgo in Brera il 9-10 giugno. Nell'occasione si è discusso delle prospettive politiche ed editoriali che la Nuova Serie del giornale socialista dovrà affrontare per contribuire, con la sua rinascita, al dibattito pubblico sulla crisi economica, il futuro dell'Italia e il destino dell'Europa. Nel corso delle due giornate milanesi, numerose sono state le proposte avanzate da diverse personalità del riformismo milanese ed italiano, che hanno accettato di partecipare al rilancio della gloriosa testata socialista. Tra i tanti, Carlo Tognoli, Paolo Pillitteri, Giulio Tremonti, Ugo Finetti, Emanuele Ceglie, Riccardo Pugnalin, sindaci e amministratori socialisti (tra cui Franco D' Alfonso, assessore al Comune di Milano), le Fondazioni Di Vagno, Buozzi, Landolfi, il Gruppo di Volpedo, i circoli animati da Domani Socialista di Daniele del Bene, il circolo La Prima Pietra di Napoli, Onofrio Introna, parlamentari socialisti presenti nel Pdl, nel Pd, in Sel, ordinari ed imprenditori. Un particolare apprezzamento per la disponibilita' a sostenere lo slancio dell'impresa da parte dello storico tipografo dell' Avanti!, Luca Colasanto.
Numerosi i messaggi di adesione tra cui quelli di Emanuele Macaluso, Fulvio Papi, Gianni Cervetti, Vittorio Craxi, Roberto Biscardini e tantissimi altri (oltre cinquecento) giunti da tutta l'Italia.
A settembre la prima Festa dell' Avanti! organizzata a Volpedo, nell'ambito del tradizionale raduno dei "circoli volpediani" del nord-ovest con il patrocinio del sindaco del Comune, sarà anche l'occasione per mettere a punto i programmi editoriali e giuridici per il via all'azionariato popolare (la proposta e' illustrata al termine degli interventi del seminario).
Come spiega Rino Formica, direttore dell'Avanti! nelle Tesi, "il Socialismo largo è una categoria che introduciamo nel dibattito politico per riprendere una attività di revisione nel pensiero e nella prassi della tradizione politica, recuperando il senso strategico del socialismo italiano: il revisionismo, la spinta costante a mettere in discussione i fondamentali ideologici che hanno impaludato la nostra democrazia e ne hanno impedito l'evoluzione. L'esito non é scontato. E' scontato invece l'inizio di un lavoro duro e faticoso, ma libero, e aperto a tutte le intelligenze, per definire le linee di un Socialismo largo come ‘uscita di sicurezza' dalla crisi".
In conclusione del numero, un saggio di Francesco Forte sull' orgine del debito pubblico che non fu causato dal governo Craxi ( tratto dal suo nuovo libro L' economia italiana dal Risorgimento ad oggi) e il contributo del primo ministro francese Jean Marc Ayrault al Consiglio nazionale del PS sulla crisi dell' Europa e la nuova prospettiva per i rapporti franco-tedeschi.