Roma, dietro la notizia del "cappotto" c'è ben altra verità. Nelle elezioni della Capitale i Romani ( non ancora repubblica romana) sono il 53 per cento, centrosinistra e' il 28%, il centrodestra e' il 16%. Centrosinistra più centrodestra = 44%! La somma dei partiti di governo è inferiore all'astensione nella Capitale d'Italia. Questa e' la vera grave notizia. Una secessione che nemmeno i "lumbard" dei tempi d'oro si sognavano. La più grande "azienda" della città è lo Stato e se la maggioranza dei Romani, che sono occupati nel pubblico impiego, non va a votare, significa che si stanno rompendo le "cordate", le "funi" che reggono la pubblica amministrazione per disorientamento da sistema politico, e con la vittoria del miglior perdente ora, dopo il divorzio tra popolo e politica (che fu Grillo), inizia la fase terminale dello "Stato senza popolo". La secessione è tra Stato e Popolo, che rischia concretamente di riflettersi su una divaricazione silenziosa tra pubblica amministrzione e sistema politico. (clicca il titolo per seguire)
Pre-distribuzione è un concetto coniato da Jacob Hacker, professore a Yale, che sostiene la necessità che lo Stato prevenga il sorgere di intollerabili disuguaglianze nella società piuttosto che utilizzare la tassazione e la spesa pubblica redistributive per fronteggiare le conseguenze di eccessivi squilibri sociali. Prevenzione dunque, non cura ex post. Gli ultimi trent’anni hanno testimoniato crescenti squilibri nei livelli di reddito. La risposta redistributiva non è stata efficiente ed ha avuto l’effetto di aumentare il carico fiscale per i contribuenti, dando forza alle critiche neoconservatrici e liberiste al Welfare State. Di seguito, riportiamo i contributi che negli ultimi mesi hanno alimentato il dibattito sulla pre-distribuzione. Un dibattito particolarmente sentito nel mondo anglo-sassone, ma comunque attuale e centrale anche per la riforma dell’intero sistema di governance degli Stati della vecchia Europa. (clicca il titolo per seguire)
Unione europea senza politica estera, ne' ad ovest ne' ad est. Asse italo russo extra UE (tedesca) TURCHIA, INIZIATIVA SOVRANA DELL’ITALIA Carlo Pelanda (Il Foglio) Scontato che la Turchia mai entrerà nella UE, è opzione dell’Italia valutare con Mosca ed Ankara la formazione di un’area di libero scambio del Mediterraneo orientale. Quest’area avrebbe come capitale economica di fatto la Turchia, capitale finanziaria l’Italia con partner una Russia soddisfatta della consolidata presenza nel mare Mediterraneo. In questo quadro l’ancoraggio della Turchia all’Occidente passerebbe per l’Italia dandole un vantaggio geoeconomico che merita il rischio di un’iniziativa sovrana. (clicca il titolo per seguire)
In Siria una lotta all'ultimo sangue LA GUERRA CIVILE SPAGNOLA DEI GIORNI NOSTRI Konstanty Julian Gebert (Gazeta Wiborcza) Il regime di Bashar Al Assad non potrebbe sopravvivere senza l'appoggio diplomatico della Russia, i trasferimenti iraniani di armi o la carne da cannone fornita dall'organizzazione libanese Hezbollah. In una recente dichiarazione, il suo leader, lo sceicco Hassan Nasrallah, ha per la prima volta confermato pubblicamente che il destino del Libano e del movimento palestinese dipende dalla vittoria di Assad. Ha definito takfiri (apostati) gli oppositori del presidente siriano (anche se gli alawiti che sostengono Assad sono a loro volta un ramo eretico dell'islam sciita) e ha annunciato una lotta all'ultimo sangue. (clicca il titolo per seguire)
Un nuovo impero mongolo? ELEZIONI PRESIDENZIALI IRANIANE Saint-Cyr Coëtquidan Military Academy Negli ultimi anni, l'Iran si è avvicinato alla Cina, ma anche alla Russia. Questa alleanza pragmatica basata sull'asse sino-iraniano è caratterizzata da supporto geopolitico reciproco, stretta collaborazione con l'entroterra energetico russo e diffusione di una visione globale che sfida i nostri stereotipi. L'Iran vuole costruire un nuovo impero mongolo con i suoi due partner strategici? Al di là del dibattito sulle grandi sfide interne della Repubblica islamica, l'elezione presidenziale del 14 giugno 2013 diventa l'occasione per prendere in considerazione una possibile inflessione della posizione internazionale dell'Iran. Segnato da una antica cooperazione con la Cina e la Russia, l'Iran ha ora la possibilità di scegliere tra il rafforzamento o l'allentamento delle sue relazioni con i suoi partner strategici. (clicca il titolo per seguire)
Un convegno sulla "Cultura e lo sviluppo del territorio" LA FONDAZIONE DI VAGNO RICORDA I 10 ANNI DI ATTIVITA' La Fondazione Di Vagno ricorda il decennale della sua “seconda fondazione” avvenuta nel 2003 su iniziativa dell’attuale Presidente Avv. Gianvito Mastroleo. Dieci anni fa, infatti, venne data nuova vita a questo Istituto nato alla fine degli anni ’70 e che, dopo alcune ricerche sul mondo bracciantile pugliese, non diede seguito alle proprie attività. Il ricordo dei due lustri del nuovo corso avrà luogo Venerdì 14 Giugno alle ore 18.30 presso il Chiostro di San Benedetto con un convegno sul tema “Il patrimonio culturale e lo sviluppo del territorio”. L’intervento di apertura sarà del Presidente Gianvito Mastroleo con una relazione dal titolo “La memoria, ponte per il futuro”. A seguire la tavola rotonda sul tema “Cultura e sviluppo del territorio” sarà animata da Giuseppe Laterza, editore e presidente Gius. Laterza & Figli, Flavia Nardelli deputata PD e segretaria generale dell’Istituto Luigi Sturzo e Valdo Spini, già Ministro e presidente dell’AICI. Modera Luigi Quaranta, del Corriere del Mezzogiorno.
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