Un commento sulla sentenza della Corte Costituzionale
INTERVISTA CON FELICE BESOSTRI
Il 4 dicembre la Corte Costituzionale ha bocciato il Porcellum in tutti e due i punti sottoposti al vaglio di costituzionalità, ovvero il premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze. La decisione consiste nel cancellare il premio di maggioranza, considerato abnorme, e nell'inserire una preferenza laddove la legge non le prevedeva. “E’ una decisione storica, di grande importanza. Motivo di grande soddisfazione è l’affermazione del principio secondo cui esiste un potere supremo nel nostro paese, che è la Costituzione: con la sentenza si ribadisce che essa rappresenta un limite anche per il legislatore che voglia affrontare e riordinare la materia elettorale, soprattutto quando non si tengano nel dovuto conto gli orientamenti dei cittadini. Se per imporre il bipolarismo si deve fare ricorso a sistemi che violano l’uguaglianza e la personalità del voto, è dovere reagire e questo è stato fatto con successo”. Così si esprime, in un’intervista concessa alla Critica Sociale, Felice Besostri, dal 2007 tra i più attivi oppositori della legge elettorale appena cancellata dalla Corte (clicca sul titolo per proseguire).
Lettera di Rino Formica a Emanuele Macaluso: "Togliatti liberal democratico"
LA VIA ITALIANA AL SOCIALISMO
Caro Emanuele, ho letto il tuo libro e dico subito che vi ho trovato conferma del fatto che passione e rigore possono essere tenuti assieme solo a partire da una grande esperienza politica, la tua, vissuta, tra l'altro in un rapporto diretto con Togliatti, appunto con passione militante unita a rigore e autonomia. Al termine della lettura ho pensato che il libro avrebbe potuto avere un altro titolo, forse paradossale: Togliatti, un uomo solo. Replicando quello del libro della figlia di Alcide De Gasperi che ha raccontato la solitudine politica del padre. Togliatti e De Gasperi sono state figure centrali dell’Italia repubblicana. La mia non vuole essere una battuta ma vuole cercare di fissare il nocciolo della tua riflessione sul “partito nuovo” e sulla figura di Togliatti: la svolta di Salerno eÌ€ stata una grande intuizione, una formidabile costruzione politico-ideale, una sintesi originale di politica estera e politica interna (l’Europa dopo Yalta) che, nonostante il prestigio internazionale e la forza politica del suo ideatore, eÌ€ rimasta nei fatti minoritaria nel PCI.
Il carattere inedito dell'astensione alle ultime elezioni politiche
IL PIU' GRANDE PARTITO ITALIANO
Spiegare il fenomeno dell’astensione è quanto di più complesso giacché in questa confluisce una congerie di elementi eterogenei quali passioni, umori, calcoli d’interesse e posizioni ideologiche ulteriormente diversificati al loro interno. Al netto di tutto ciò, lo scenario aperto dalle elezioni 2013 è davvero inedito. Se valutiamo, infatti, i risultati elettorali senza disinnescare il dato dell’astensione, vale a dire sulla base del numero totale degli elettori anziché in base al totale dei votanti effettivi, considerando cioè l’astensione, piaccia o non piaccia, come un scelta politica vera e propria alla pari di qualsiasi altra preferenza per non importa quale partito, allora il quadro che si apre davanti ai nostri occhi costituisce effettivamente una novità assoluta.
Real Instituto Elcano: Più Europa per salvare l'Europa
LA CRISI DELLA PRIMA POTENZA MONDIALE
Il prestigioso think tank spagnolo, Real Instituto Elcano, ha stimato quale sarebbe la presenza globale, nel caso prima o poi dovessero nascere, degli Stati Uniti d’Europa. Sulla base dell’ Índice Elcano de Presencia Global, uno strumento sintetico che ordina, quantifica e aggrega la proiezione esterna di differenti paesi sulla base della loro rilevanza negli ambiti economici, della difesa e del cosiddetto soft power, si osserva che la Ue, se fosse un paese solo, avrebbe la maggior presenza mondiale, superando leggermente gli Stati Uniti e di gran lunga Cina, Russia, Giappone e Canada, che occuperebbero le posizioni di immediato rincalzo in una classifica siffatta. Seguirebbero Arabia Saudita, Australia, Corea del Sud e India.
Spencer Di Scala presenta il suo nuovo libro all'Università Bocconi
‘IL SECOLO LUNGO'. STORIA DEL NOVECENTO EUROPEO
Per molto tempo il ventesimo secolo è stato interpretato come un secolo breve caratterizzato dall’estremismo e dalla violenza. Secondo questo punto di vista, sostenuto tra gli altri dal grande storico marxista Eric Hobsbawm, il novecento sarebbe iniziato realmente solo nel 1914 per terminare nel 1989, o al massimo nel 1991. Date che coincidono, rispettivamente, con l’inizio della Prima guerra mondiale, seguita nel 1917 dalla Rivoluzione russa, e con la caduta del Muro di Berlino e dell’Impero sovietico. E’ chiaro che si tratta di una prospettiva influenzata pesantemente dalla Guerra Fredda e che può, anzi deve, essere affiancata da analisi che offrano una chiave interpretativa diversa. In Europe's Long Century, Spencer Di Scala, professore di Storia alla University of Massachusetts di Boston, presenta il novecento come un secolo ‘lungo’, che è durato propriamente dal 1900 al 2000 ed è stato caratterizzato da tendenze politiche, culturali e sociali che continuano a far sentire il loro peso ai nostri giorni.
La rivista online della Fondazione Di Vagno
BUON VENTO «PAGINA»!
Diamo notizia con piacere di una nuova iniziativa editoriale, promossa dalla Fondazione Di Vagno che ha dato vita a una nuova rivista online, «Pagina della Fondazione ». Presentando la novità, Gianvito Mastroleo, presidente della Fondazione, auspica che la «Pagina» diventi “uno strumento per approfondire organicamente temi e questioni, con l’idea di offrire a studiosi, intellettuali, ricercatori o semplici interessati un insieme di saggi, articoli di giornali o riviste, un panorama vasto al quale attingere per ulteriori studi e ricerche o, più semplicemente, uno strumento comodo e accessibile, esaustivo il più possibile, per gli approfondimenti del lettore”.
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