Pubblicato l'elenco delle personalità coinvolte nella secessione dal Bollettino legislativo UE
CRIMEA, ARRIVANO LE SANZIONI. LE BORSE VOLANO
Inoltre: Renzi alla Merkel: "Letta alla Nato?" "Nein"- Il Cav. non si candida alle Europee - Le Slides della Spending Review
Dopo meno di 24 ore dal referendum che ha sancito la secessione della penisola da Kiev, Usa e Ue fanno scattare le prime sanzioni nei confronti di Mosca. Nel mirino finiscono i «fedelissimi» di Putin, militari e politici (russi e ucraini) che avrebbero lavorato per riportare la Crimea sotto il controllo russo.
Le liste Gli elenchi stilati da Usa e Ue sono diversi. Undici i nomi compresi nell'elenco americano, 21 in quello europeo (vedi elenco) Le sanzioni Barack Obama ha spiegato che «contro Mosca è calato l'isolamento internazionale», che «nessuno riconosce il referendum in Crimea» e che le sanzioni decise sono «le più ampie e complete misure applicate contro la Russia, dopo la fine della Guerra Fredda». In realtà Usa e Ue per ora si sono limitati a congelare i beni e a bloccare i visti. Non solo, ma le misure non colpiscono né politici di spicco, né grandi oligarchi.
Qui Putin Per tutta il risposta il presidente russo ha firmato il decreto che riconosce la Crimea come Stato indipendente (Bbc). Ma, secondo il presidente di turno dell'Osce, lo svizzero Didier Burkhalter, avrebbe anche dato un via libera di massima per una missione di osservatori dell'Organizzazione nella penisola. Un segnale che sembrerebbe lasciare aperta una soluzione diplomatica della crisi.
Minacce Gli Usa fanno sapere che presto potrebbero arrivare altre sanzioni, la Francia starebbe valutando l'annullamento della fornitura alla Marina russa delle portaelicotteri di classe "Mistral". Anche il Giappone annuncia un pacchetto di sanzioni contro la Russia.
Business is business E mentre i governi occidentali provano a fermare l'avanzata di Putin, gli affari proseguono. I russi di Rosneft hanno investito 500 milioni per il controllo del 13% di Pirelli (Repubblica), mentre la tedesca RWE ha chiuso un accordo per cedere la sua controllata DEA (attiva nel settore degli idrocarburi) al magnate russo Mikhail Fridman (Reuters).
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Letta do you remember? Fabio Martini scrive sulla Stampa che, durante l'incontro con Merkel, Renzi avrebbe avanzato la candidatura di Enrico Letta come nuovo segretario generale della Nato. Ma Andrea Bonanni su Repubblica assicura che i giochi sono fatti: il successore di Rasmussen sarà il norvegese Stoltenberg.
Niente Cav alle Europee Il commissario alla Giustizia della Ue Reding blocca l'ipotesi di una candidatura di Berlusconi alle prossime elezioni Europee («le regole sono chiare»). Forza Italia non ci sta e attacca mentre prosegue la raccolta di firme (sgradita al Cavaliere?) per chiedere la grazia. Oggi la Cassazione si riunisce per decidere sul ricorso contro l'interdizione di due anni dai pubblici uffici a seguito della condanna Mediaset.
Spending review Continuano le indiscrezioni sul piano messo a punto dal commissario Cottarelli. Il Tempo pubblica le slide con il dettaglio degli interventi e scrive: a rischio 85mila statali. Il Fatto Quotidiano affronta il nodo dei tagli alla Difesa. Oltre al ridimensionamento del programma degli F-35 potrebbe essere venduta anche la portaerei Garibaldi.