L'opinione più diffusa in Europa è che Gazprom sia un'arma politica del Cremlino. Ma questo è falso – scrive Alexander Medvedev, top executive della società energetica russa. Gazprom opera nel mercato e secondo logiche di mercato. La Russia ha sempre garantito le forniture energetiche all'Europa, anche durante la guerra fredda. Le preoccupazione della Ue riguardo la politica energetica russa sono dunque infondate. Gazprom non è la sola azienda pubblica che opera regolarmente sul mercato. Basti pensare a cosa avviene in paesi dell'Europa occidentale come la Francia.
Alla fine di giugno si terrà in Siberia un vertice Ue-Russia. L'obbiettivo? Rinegoziare l'accordo di partnership e cooperazione siglato nel 1997 e scaduto al termine della durata decennale originariamente prevista. La Russia è il principale fornitore di energia per la Ue. L'unione ha interesse a evitare che il dialogo con Mosca venga paralizzato dagli spettri della guerra fredda.
Come si può dar credito al Ministro delle Finanze russo, Aleksei Kudrin, secondo il quale la contesa tra BP ed il partner russo non deve compromettere gli affari tra I due paesi? Quale investitore oggi può permettersi di ignorare il fatto che fare affari con un'impresa russa significa è possibile solo se non si urtano gli interessi del potere politico?
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