Il summit tra i leader delle comunità Islamica e Cristiana che si è svolto martedì nel Palazzo presidenziale su iniziativa del Capo dello Stato libanese ha un valore simbolico cruciale e dimostra lo spessore politico del Presidente, Michel Sleiman. Nell'accettare l'invito e, ancor più, nel sottoscrivere un appello comune alla pacificazione del paese, i leader delle comunità religiose libanesi hanno dimostrato un senso di responsabilità politica che si stenta ancora a trovare nelle diverse formazioni partitiche nazionale. In più, colpisce il carattere della presidenza Sleiman. L'ex capo delle Forze Armate libanesi è impegnato come nessun altro nel processo di pacificazione nazionale. La sua volontà di fare della Residenza presidenziale il luogo dell'incontro e del dialogo, invece che il simbolo dell'affermazione di una parte sull'altra, dimostra la nobiltà del suo patriottismo e la saggezza del suo giudizio politico. Lebanese spiritual summit yields joint call for peace
Il Comandante dell'Unifil, Generale Claudio Graziano, ha dichiarato che l'impegno di tutte le parti politiche per la cessazione delle ostilità a Tripoli “è una delle pre-condizioni per l'implementazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu”. Olmert says more time is needed before prisoner swap with Hizbullah
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