Il governo ha iniziato la guerra in Libano, nel 2006, con il preciso obbiettivo di riportare a casa i due soldati rapiti. In quella Guerra sono stati sacrificati 150 tra militari e civili. Ed ora che si ha certezza che i due riservisti, Regev e Goldwasser, non sono più vivi, i servizi di sicurezza – lo Shin Bet, il Mossad e l'intelligence militare – improvvisamente si oppongono al rilascio di Samir Kuntar (iI terrorista responsabile dell'attentato di Nahariya del 1979). Ma perché si svegliano solo ora?
Il testo dell'accordo sarà vagliato dal Parlamento israeliano domenica. Se approvato, sarà condotto dal mediatore ufficiale, il tedesco Ofer Dekel, a Beirut per la controfirma di Hezbollah. Nel frattempo Israele presenterà al Cairo una nuova proposta di accordo con Hamas per la liberazione del soldato Gilad Shalit.
C'è l'impegno di tutti i principali leader internazionali per la soluzione del conflitto israelo-palestinese, da George Bush e Condoleezza Rice, al Presidente francese, Nicolas Sarkozy. Ma, soprattutto, c'è la consapevolezza di Israele che la sopravvivenza della democrazia ebraica dipende dal raggiungimento dell'accordo con i palestinesi. Tuttavia, finché non sarà la popolazione palestinese che riconoscerà il diritto alla Stato di Israele, qualunque accordo convengano le leadership, non si avrà mai pace. Gaza truce broken yet again as 2 mortar shells hit w. Negev
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