Steve Schmidt prende le redini della campagna presidenziale di John McCain. Il campaign manager Rick Davis manterrà il suo incarico, ma la nomina del mastino Schmidt, che aiutò George W. Bush a conservare la presidenza nel 2004 e Arnold Schwarzenegger a mantenere il governo della California nel 2006, segna una decisa svolta. Alla fine Mac ha ceduto alle pressioni del suo Partito, preoccupato per la mancanza di direzione e coerenza della sua campagna elettorale e per il gap comunicativo che separa il senatore dell'Arizona dal brillante Obama e che si è palesato in queste settimane. Il campanello d'allarme era suonato lo scorso 3 giugno, giorno di chiusura delle primarie, allorché il senatore dell'Illinois aveva affabulato l'uditorio del Minnesota, mentre McCain annoiava il suo pubblico in un evento parallelo. A Schmidt, considerato il più brillante consulente elettorale Repubblicano, il compito di invertire la tendenza negativa.
Usa Today Obama faces backlash for recent centrist views Kathy Kiely e Martha T. Moore Obama sta fronteggiando un'inattesa ribellione da parte di quella stessa“blogosfera” liberal e progressista che gli ha consentito di conquistare la nomination Democratica. Al popolo di internet non sono piaciute alcune prese di posizione centriste recentemente espresse dal candidato Democratico. Nel dettaglio, Obama ha criticato la decisione della Corte Suprema di escludere la pena di morte per chi si fosse macchiato del reato di stupro nei confronti di minori, mentre non si è opposto alla eliminazione del bando sulle possesso di armi da fuoco. Inoltre, il junior senator ha annunciato un piano per sostenere l'associazionismo religioso attivo nel lavoro sociale ed ha dichiarato di esser pronto a votare una norma che dia l'immunità alle compagnie telefoniche accusate di aver permesso l'intercettazione delle chiamate dei loro clienti. Ben 12.000 utenti di internet hanno protestato sul sito di Obama, capeggiati da uno studente universitario della Virginia che ha plasticamente commentato: “Un candidato che vuole spostarsi al centro non dovrebbe tuttavia allontanarsi da noi.” Arianna Huffington, fondatrice dell'omonimo blog liberale, invita Obama a non seguire la fallimentare postura centrista di Kerry nel 2004. “Egli deve continuare ad attrarre verso le urne i milioni di americani che non avevano mai votato prima della sua candidatura alle primarie. Deve appellarsi agli 83 milioni di persone che non hanno votato quattro anni fa.”Secondo molti commentatori e studiosi di scienza politica americani, appare peraltro normale che un candidato che voglia concorrere con alla Casa Bianca tenda ad occupare il centro dello schieramento politico.
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