I recentissimi test missilistici iraniani rendono più acuta la crisi internazionale che vede da mesi protagonista il governo di Teheran ed il suo programma nucleare. Almeno uno dei nove missili lanciati possiede la gittata per raggiungere il territorio israeliano. Gli armamenti a medio-lunga gittata testati, tra cui gli Shebab 3, possono arrivare ad oltre 1200 miglia di distanza dal punto di lancio, mentre soltanto 650 miglia separano il territorio iraniano da Tel Aviv. Le manovre militari iraniane appaiono quantomeno inquietanti, poiché solo alcuni giorni fa Teheran si era dichiarata pronta a rispondere con durezza ad un eventuale attacco israeliano od americano contro le proprie installazioni nucleari. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno concluso un accordo con il governo della Repubblica Ceca che permetterà il parziale allestimento del tanto contestato scudo anti-missilistico in territorio europeo. Obbiettivo ribadito dal Pentagono è la difesa da un eventuale attacco iraniano.
Il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, parlando dall'ex repubblica sovietica della Georgia, ha ribadito che gli Stati Uniti difenderanno i propri interessi ed i propri alleati. Il riferimento esplicito è ad Israele nel caso l'Iran attaccasse lo Stato ebraico dando seguito alla retorica minacciosa della sua leadership. Lo statement della Rice ha fatto seguito alla diffusione della notizia dei test missilistici iraniani nel Golfo Persico.
Termini d'uso | Crediti | Registrazione Tribunale di Milano n°537 del 15/10/1994 - P.iva: 09155900153 - La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250