Tra Russia e Georgia è nell'aria una Guerra che potrebbe destabilizzare una regione sensibile, per le forniture di gas all'Occidente, e che potrebbe condizionare le relazioni con la Russia. Una Guerra tra Russia e Georgia potrebbe divenire un tema della campagna presidenziale americana, un test della capacità dei due candidati - Barack Obama e John McCain - di assolvere al ruolo di “comandante in capo”. Il nodo della questione, ufficialmente, è il futuro dell'Abkazia, la provincia situata lungo il confine tra Georgia e Russia, che con il sostegno di Mosca si batte per l'indipendenza da Tbilisi. Il vero problema, tuttavia, è il tentativo di soffocare le pulsioni della Georgia per l'Occidente.
La certezza della gravità della crisi in corso nella regione del Caucaso, tra Georgia e Russia, è giunta con la notizia che sono in corso “esercitazioni militari” da parte delle truppe delle Nazioni Unite. Nonostante fonti ufficiali dell'Onu smentiscano un legame tra l'operazione di esercitazione e la crisi nelle regioni dell'Abkazia e dell'Ossezia, la presenza delle forze Onu arriva appena una settimana dopo la conferma, da parte delle autorità moscovite, dell'invio di forze aeree russe sul sud dell'Ossezia, ufficialmente per prevenire un'offensiva da parte del Presidente georgiano, Mikheil Saakashvili. La manovra rappresenta una palese violazione dell'integrità territoriale georgiana, oltretutto realizzata in coincidenza con la visita a Tbilisi del Segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice. Il messaggio di Mosca all'Occidente non potrebbe essere più chiaro: “State lontano dai nostri affari.”
L'ultimo round della scazzottata tra i servizi segreti russo e britannico ha avuto inizio il 4 luglio, con un articolo apparso sulla stampa britannica che citando fonti dell'unita contro-spionaggio dell'MI5 scriveva che, con il numero di spie inviate da Mosca a Londra, la Russia era divenuta il pericolo pubblico N.3 per la sicurezza nazionale britannica, dopo l'Iran e Al Qaeda. Nello stesso tempo, il Daily Mail accusava il parlamentare Andrew MacKinley di avere incontri troppo frequenti con Alexander Polyakov, un consulente dell'Ambasciata russa che i servizi segreti britannici sospettano essere una spia dell'intelligence russa. Ma questo, non è che l'inizio…
Il Presidente Dmitry Medvedev ha illustrato martedì una nuova strategia di politica estera che affida al Primo Ministro, Vladimir Putin, dei nuovi poteri. Si tratta di una conferma della continuità della linea politica del Cremlino rispetto a quella adottata dal predecessore di Medvedev.Il piano – che è stato illustrato dal Presidente in occasione di un discorso ufficiale innanzi agli ambasciatori – affida al Primo Ministro il compito di implementare la politica estera. Una prerogativa, questa, sino ad ora riservata esclusivamente al Presidente.
Ne ha mandati a morte a milioni, nei gulag. Ciononostante, i russi lo hanno proclamato, a grande maggioranza, “volto della nazione”. Stiamo parlando di Josef Stalin che, in una recente consultazione popolare, è stato scelto a rappresentare l'immagine della “nuova” Russia.
Termini d'uso | Crediti | Registrazione Tribunale di Milano n°537 del 15/10/1994 - P.iva: 09155900153 - La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250