KHODORKOVSKY, JAILED RUSSIAN TYCOON, FILES FOR PAROLE
International Herald Tribune Michael Schwirtz Gli avvocati dell'ex tycoon di Yukos Oil, Mikhail Khodorkovsky da cinque anni in carcere per “frode fiscale”, hanno presentato istanza di rilascio sulla parola, nella speranza di cogliere l'occasione offerta dalla nuova politica del Cremlino per l'indipendenza del sistema giudiziario russo. L'istanza è stata presentata al tribunale distrettuale di Ingoia, la città siberiana nella quale Khodorkovsky ha scontato gli ultimi tre anni di pena. Il cambio della guardia al Cremlino ha cambiato l'atmosfera della legalità, sostengono i legali di quello che è divenuto il simbolo dell'autoritarismo putiniano.
L'istanza di scarcerazione avanzata dall'ex magnate della Yukos, Mikhail Khodorkovsky, suona come una sfida al Presidente Dmitry Medvedev perché dia seguito alla promessa di edificare un sistema giudiziario indipendente. Secondo i legali di Khodorkovsky, la causa potrebbe essere un primo banco di prova della credibilità delle dichiarazioni di Medvedev sul rafforzamento dello stato di diritto e la lotta alla corruzione. È il nuovo presidente che, parlando di “nichilismo legale”, aveva lasciato intendere la sua volontà di segnare un cambio di strategia rispetto al suo predecessore. È arrivato il momento di dimostrare che non si trattava di parole vuote. “Quelle parole devono cominciare ad essere applicate ai casi concreti”, ha dichiarato uno dei legali di Khodorkovsky, Yury Shmidt. “Se Medvedev riuscirà ad ottenere l'indipendenza della magistratura, non si tratterà solo di una riforma, ma di una rivoluzione.”
Il Presidente Dmitry Medvedev chiede nuovi provvedimenti per garantire l'indipendenza del sistema giudiziario russo. Intervenuto ad una conferenza sullo sviluppo della giustizia, Medvedev ha denunciato le pressioni e la corruzione che dilagano nella magistratura russa. “Faremo il possibile – ha annunciato il Presidente – per affermare l'indipendenza dei giudici.”
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