Nuovo, forte gesto di emancipazione del presidente russo Dmitri Medvedev nei confronti del suo premier e mentore Vladimir Putin: dopo aver ripristinato come data storica il 7 novembre, l'anniversario della rivoluzione di ottobre cancellato da Putin, il leader del Cremlino ha scelto, per la sua prima intervista ad un quotidiano russo, Novaia Gazeta, il quotidiano di opposizione per il quale lavorava Anna Politkovskaya. E lo ha fatto non solo per onorare una promessa al suo direttore Dmitri Muratov e al suo co-editore, l'ultimo presidente dell'Urss Mikhail Gorbaciov, ma anche in omaggio ai numerosi giornalisti della testata rimasi uccisi.
Una scelta audace, simbolica, lontanissima dalla sensibilità di Putin, che all'indomani dell'omicidio della Politkovskaia aveva commentato cinicamente che la giornalista era irrilevante nell'opinione pubblica russa (Ansa).
L'intervista di Medvedev uscirà domani, ma il direttore della testata, Dmitri Muratov, ha anticipato al quotidiano Kommersant gli argomenti affrontati ieri nell'arco di un'ora di colloquio. Tra i temi figurano il rispetto dei diritti umani, la lotta alla corruzione, l'indipendenza del sistema giudiziario. Medvedev ha fornito inoltre, secondo Muratov, una risposta dettagliata sul processo bis all'ex patron di Yukos Mikhail Khodorkovski. Il presidente russo ha replicato anche ad altri interrogativi scomodi, ad esempio se non sia il caso di rianimare la democrazia in Russia e se intende iscriversi al partito putiniano Russia Unita. Muratov ha ricordato che è stato l'ufficio stampa del Cremlino ad offrire a Novaia Gazeta la possibilità di intervistare il capo dello Stato, sulla scia del cordiale incontro avuto il 29 gennaio scorso con lo stesso Medvedev e Gorbaciov poco dopo l'uccisione a Mosca dell'avvocato Stanislav Markelov e della giornalista Anastasia Baburova (che lavorava alla Novaia Gazeta). In quell'occasione, ha spiegato la portavoce del Cremlino Natalia Timakova, Medvedev aveva fatto una promessa. Inoltre, ha aggiunto, molti giornalisti della testata sono morti negli ultimi anni: un modo per onorare il loro impegno nella verità.
Durante l'incontro, ha rivelato Muratov, il presidente confessò che non c'erano molti motivi per amare troppo Novaia Gazeta ma ammonì che bisogna rispettarla perché critica il potere. Un riconoscimento, quindi, del ruolo dell'opposizione. Ma quella di domani, ha assicurato la Timakova, sarà solo la prima di una serie di interviste che Medvedev ha deciso di concedere regolarmente alla stampa russa. Un modo per non sottrarsi alle domande anche scomode.
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