Di fronte ai nazionalismi più sfrenati, ai totalitarismi in espansione e alle guerre mondiali del "secolo breve" non mancarono voci - oggi in gran parte dimenticate - che invocarono la convivenza pacifica tra i popoli, nuove relazioni internazionali e la federazione europea come risposta ai drammi del continente. Tra queste fu la voce di Anna Siemsen (Mark, oggi Hamm, Vestfalia, 1882 - Amburgo, 1951). Pedagogista, pacifista, deputata socialista al Reichstag, esule in Svizzera negli anni del nazismo al potere, scrisse di unità europea sotto vari aspetti: culturali, politici, pedagogici, sociali, di genere.
L'Autrice ripercorre le tappe della vicenda intellettuale e politica di Anna Siemsen, inquadrandone l'attività nei fermenti progressisti ed europeisti del suo tempo. Seguono quattro scritti composti dall'esule svizzera poco prima e immediatamente dopo lo scoppio del secondo conflitto mondiale, in cui si tratta della guerra imminente, di colonialismo e di lotte anticoloniali, di unità per preservare le diversità, di integrazione sociale europea, del modello federale elvetico per l'Europa di domani, temi tutti su cui la riflessione storico-politica è ancora oggi assiduamente impegnata.
Francesca Lacaita è dottore di ricerca in anglistica ed è docente di ruolo nelle scuole superiori milanesi. È stata lettrice ministeriale presso la Johann-Wolfgang-Goethe-Universität di Francoforte sul Meno; ricopre lo stesso incarico presso l'Università di St Andrews (Scozia). Ha pubblicato in particolare sulla questione nordirlandese, sul romanzo nazionale irlandese e sui confini europei.
"Anna Siemsen. Per una nuova Europa. Scritti dall'esilio svizzero", Francesca Lacaita, Franco Angeli, Milano 2010