Critica Sociale, aprile 2011,
Il Centro Italiano per la pace in Medio Oriente (Cipmo) ha promosso un convegno internazionale per mettere a confronto le esperienze e i percorsi delle minoranze etniche e religiose delle due sponde del Mediterraneo. L'importante evento, che ha avuto luogo a Torino, si è tenuto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica - Commissione straordinaria per i diritti umani del Senato. L'annoso problema delle minoranze etniche e religiose è riemerso recentemente come nodo cruciale in tutta l'area mediterranea. Guardate con sospetto, emarginate e spesso represse, le minoranze possono divenire fattore destabilizzante se il loro ruolo non viene riconosciuto e adeguatamente garantito dai governi. In effetti, nelle ultime settimane la questione delle minoranze è esplosa sulla sponda Sud del Mediterraneo, insieme a un diffuso desiderio di cambiamento che si è concretizzato nel rovesciamento di molti regimi che apparivano intangibili. L'iniziativa torinese, articolata in due giornate, appare pertanto particolarmente tempestiva nell'offrire un quadro ampio ed esauriente delle varie minoranze mediterranee che lottano quotidianamente per il riconoscimento della propria identità.
In apertura, padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa, ha illustrato la condizione spesso discriminatoria che accompagna i cristiani in Medio Oriente, un tema successivamente ripreso da Andrea Pacini, Docente alla Facoltà Teologica di Torino. Nel complesso, la due giorni si è articolata intorno a una serie di focus tematici che hanno fatto luce sulle realtà più disparate: dai copti in Egitto ai musulmani in Europa, dalla parabola degli ebrei nel Vecchio Continente a quella degli armeni e dei curdi in Turchia, passando per la delicata questione degli arabo-israeliani che vivono nello Stato ebraico e giungendo ai Rom e ai Berberi.
Interessante infine l'analisi del caso della minoranza italiana in Alto Adige/Südtirol, esempio di positivo processo di integrazione di una minoranza all'interno del nostro contesto nazionale. Situazione stabilizzata che pur vive continue tensioni suscettibili di riemergere periodicamente, come dimostrato dalle recenti dichiarazioni del presidente della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, che, in occasione della celebrazioni del centocinquantesimo dell'Unità d'Italia, ha annunciato di non voler partecipare ai festeggiamenti.
Tra gli studiosi intervenuti, Emin Fuat Keyman, Direttore dell'Istanbul Policy Center alla Sabanci University di Istanbul, Youssef Jabareen, Direttore di Dirasat - The Arab Center for Law and Policy di Nazareth e Franco Cardini, Professore ordinario di Storia Medievale all'Università degli Studi di Firenze. (Fabio Lucchini)