The Observer
Il presidente russo Vladimir Putin (il cui partito, Russia Unita, ha trionfato nelle recenti elezioni parlamentari ndt) č un accolita di quel sistema che mandň Solzhenitsyn in esilio. Putin ha ricevuto la sua educazione politica nel KGB. Ha preso parte alla soppressione del dissenso, con zelo paranoico ha vigilato su eventuali trame anti-sovietiche ordite dall'Occidente ed ha mostrato disprezzo verso l'opinione pubblica ogni qual volta essa non si sia piegata ai suoi voleri. Č un ammiratore di Stalin e si č impegnato per favorire in Russia una sorta di rimozione collettiva degli enormi crimini perpetrati dall'Unione Sovietica nei confronti della sua stessa gente. Ieri, la Russia ha votato per delle elezioni manipolate al fine di eleggere un parlamento posticcio, concepito per essere fedele non alla legalitŕ costituzionale, ma ad un unico partito e, in ultima analisi, personalmente a Putin. La Gran Bretagna non puň fare a meno d'intrattenere rapporti con la Russia. Acquistiamo le risorse naturali di quel Paese e, come membri di un'Unione Europea allargata fino a ricomprendere la Polonia e gli stati baltici, siamo parte di uno spazio economico confinante con l'impero putiniano.Tuttavia, non dobbiamo farci illusioni a proposito dello Stato e dell'uomo con cui abbiamo a che fare.
Ad ogni modo, si dimostrň lungimirante su un altro punto, ammonendo: “ Quando manchiamo di punire o almeno di criticare malfattori e criminali, noi laceriamo alle fondamenta il senso stesso della giustizia, danneggiando gravemente le future generazioni”.
Data: 2007-12-03
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