Giuseppe Scanni
La crisi finanziaria internazionale ha messo in rilievo la inadeguatezza del sistema unipolare, conseguente alla caduta del muro di Berlino perchè non è legata esclusivamente agli USA ma coinvolge tutto il pianeta.Gli anni '90 del 900 e l'inizio del XXI secolo sono stati segnati dall'iniziativa occidentale a guida americana di promuovere la democrazia e i diritti dell'uomo come garanzia di sicurezza e prosperità. La crisi in atto non depone bene sul successo del rapporto automatico mercato libero, sviluppo e democrazia.Le nazioni emergenti dell'Asia hanno cercato una loro strada verso la modernizzazione.I paesi, che ai tempi della Guerra Fredda venivano definiti il terzo mondo, continuano a denunciare le promesse non mantenute.Larga parte dei paesi emergenti, che pur profittano delle regole della globalizzazione economica, appoggiati dalla Russia di Putin, contestano la pretesa occidentale di fissare le regole del gioco.L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, in corso in questi giorni a New York, registra il disordine anarchico della mancanza di un ordine multipolare. Manca un Governo del mondo.Il Presidente della Repubblica Francese Nicolas Sarkozy è intervenuto contro la irresponsabilità dei banchieri e degli uomini di affari che hanno sconvolto il sistema capitalistico e ha invocato: “un capitalismo regolato, dove dei pezzi interi dell'attività finanziaria non siano lasciati alla valutazione unica degli operatori del mercato”.Trovare nuove regole significa rispondere all'anarchia del sistema con la costituzione di nuovi principi di organizzazione del mondo multipolare.Il mondo subisce la crisi provocata dalla Russia nel Caucaso per il mantenimento di ragioni di potenza. La Russia, nel contempo, cerca nuovi alleati in America Latina mentre la Cina non manca di esercitare la sua attività in Africa. Eppure nonostante Russia e Cina in qualche modo gioiscano dell'indebolimento della super potenza americana, la loro dipendenza dal sistema dell'economia mondiale ne indebolisce l'azione. L'Europa, che gioca il ruolo della “grande saggia” virtuosamente legata al principio del non aumento dell'inflazione, è incapace di rilanciare la crescita. È venuto il momento di ricondurre ad unità un sistema che provoca crisi generali per proporre un nuovo sistema di ordine mondiale, che faccia convivere interessi nazionali e identitari con l'obbligato sistema globale.Così come ha fatto Sarkozy è giusto profittare dell'Assemblea delle Nazioni Unite, Tempio del multilateralismo, per intraprendere con decisione la strada impervia della costruzione di un sistema di regole multipolari di governance mondiale. Gli USA, intervenendo complessivamente con 1.300 miliardi di dollari per bloccare la crisi del sistema, hanno aumentato il loro debito pubblico e coinvolto l'intero pianeta. L'Italia ha grande voce in capitolo per lavorare attorno ad un progetto che offra stabilità e prosperità in un sistema multipolare.
Data: 2008-09-26
|