Gideon Meir, Ambasciatore di Israele in Italia, 12 marzo 2009,
Signor ministro, care amiche, cari amici dell'Associazione parlamentare di amicizia Italia-Israele, gentili relatori, signore e signori, sono molto lieto di essere qui oggi e di portare il saluto del paese che ho l'onore di rappresentare. Voglio ringraziare gli organizzatori di questo evento ed esprimere uno speciale ringraziamento al Ministro Franco Frattini: grazie signor Ministro, mille volte grazie per la linea politica che ha adottato di fronte alla Conferenza sul razzismo che si terrà il prossimo mese.
L'Italia ha levato la propria voce contro una Conferenza che promette di essere il teatro di un rinnovato attacco contro Israele, il suo diritto ad esistere ed il diritto del popolo ebraico ad avere uno Stato. In questo modo l'Italia ha testimoniato la sua tradizione democratica e ha rinnovato il contributo alla lotta che combattiamo da anni per difendere il diritto di Israele a vivere da pari nella famiglia delle Nazioni. Sono in molti a negare questo diritto, anche in Occidente. Riconosciamo come legittima la critica alle nostre scelte politiche, spesso però questa critica è solo un attacco che si fonda sull'odio e sulle cosiddette tre d: demonizzazione dello Stato di Israele, la sua delegittimazione e il doppio standard.
Come ha spiegato Natan Sharanski nel suo libro “The Case for Democracy” quando la critica a Israele contiene questi tre elementi siamo di fronte ad un nuovo antisemitismo. La minaccia più grande viene senza dubbio dall'Iran, ancora in questi giorni i suoi leader hanno negato la shoah e invocato la distruzione di Israele. L'Iran è un pericolo per noi, è un pericolo per il mondo, sono un pericolo i suoi cittadini che non hanno nessun diritto. Il regime di Teheran nega il diritto di pensare e di parlare in modo libero, nega la libertà di stampa, nega i diritti delle donne e dei gay. L'Iran e molti Paesi arabi del Terzo Mondo usano il tema dei diritti umani contro Israele per deviare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale della totale assenza di diritti dentro i loro confini. La propaganda contro Israele non è che una copertura strumentale delle loro dittature e del fanatismo su cui si fondano.
La Conferenza sul razzismo dovrebbe parlare dei diritti negati dei cittadini iraniani e dei cittadini di larga parte del mondo musulmano, essa dovrebbe condannare in modo chiaro la condotta di questi Paesi e dei loro regimi fanatici. La difesa della democrazia passa anche per la lotta contro questi regimi e la loro vile propaganda contro Israele e l'Occidente democratico. Spero che l'Europa segua la strada aperta da Roma e che questo convegno possa essere il primo di una serie di incontri e manifestazioni.Auguro a tutti voi un buon lavoro.
Data: 2009-03-19
|