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SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 5 giugno

di Critica Sociale



(pagina 2)

... da uomini in divisa della polizia parlamentare. La sparatoria rappresenta una violazione degli accordi di Doha.

AFP
Solana describes Doha agreement as incomplete


Inter Press Service
Gazans wait for the hammer to fall as Egypt's mediation efforts lose steam

La cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza si fa un'eventualità sempre più remota dopo che, un ulteriore giro di trattative mediate dall'Egitto non è riuscita a far trovare l'accordo tra resistenza palestinese ed autorità israeliane per l'auspicato cessate-il-fuoco. Lo stallo potrebbe, al contrario, comportare un inasprimento della violenza.

AFP
Israelis shut down key Gaza fuel terminal after new rocket attack

Le Figaro
Israël prêt à tout pour stopper la menace iranienne

Haaretz
PA negotiator: Only a miracle will bring peace by the year's end


Doha accord underlines Egypt's diplomatic swoon


Il successo del Qatar, nel raggiungimento dell'accordo sul Libano, enfatizza il fallimento dell'Egitto come mediatore riconosciuto dai paesi arabi. Secondo un esponente dell'opposizione egiziana, “ogni volta che l'Egitto entra nell'orbita degli Usa, la sua autorevolezza nella regione si indebolisce”.

Middle East Times
Can Paris save Afghanistan?
Andrew Bishop

Il 12 giugno, Parigi ospiterà la Conferenza Internazionale dei Donatori per l'Afghanistan. Sarà un'occasione importante per sollecitare l'impegno della comunità internazionale per la promozione dello sviluppo economico come leva della stabilizzazione politica del paese. Ma rimangono dubbi sul successo di una simile iniziativa. Secondo il Presidente Karzai, la Nato ha commesso troppi errori di strategia, che hanno avvantaggiato i talebani e messo in pericolo le potenzialità del suo governo. Ma secondo molti analisti, il problema è proprio Garzai su cui pesano dubbi per il modo in cui ha gestito fino ad ora gli aiuti.

The Times
World problems for the White House
Anatole Kaletsky

La corsa per la presidenza degli Stati Uniti non è un fatto di politica interna: dalla nuova amministrazione americana dipendono dossier di valenza globale, dall'Iran alla crisi finanziaria. È per questo che è necessario guardare con attenzione a quello che avverrà il prossimo novembre.

STATI UNITI
The New York Times
Obama Offers Assurances at Pro-Israel Meeting
John M. Broder e Michael Powell

Nel suo primo giorno da candidato democratico alla Casa Bianca, Barack Obama entra nel vivo della questione mediorientale ed affronta le hot issues relative allo status di Gerusalemme ed al nucleare iraniano. Parlando a Washington presso l'American Israel Public Affaire Committee (Aipac), la più importante lobby israeliana in America, Obama ha ribadito che, auspicando una soluzione che comporti la nascita di un'entità statale palestinese, ritiene che Gerusalemme debba restare la capitale indivisa dello Stato ebraico. Inoltre, ri...


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