Come sarà il mondo dopo le elezioni in USA e Russia
di Simona Bonfante
Come cambierà il mondo nel 2008? Quali nuovi scenari per la politica internazionale seguiranno alle elezioni presidenziali in Usa e Russia? Quale il contributo alla stabilità mondiale di una Cina protagonista dei prossimi giochi olimpici?
Questi, e molti altri, gli interrogativi che la Fabian Society porrà a politici e studiosi, opinion makers e militanti, nella New Year Conference, l'appuntamento promosso come da tradizione dal think tank laburista, che si svolgerà a Londra il prossimo 19 gennaio.
Ispirata dallo slogan “Change the world”, la Conference 2008 si svolgerà, secondo un format collaudato, in sessioni tematiche parallele, ciascuna dedicata all'approfondimento di una singola issue. Le sedute saranno quindi introdotte...
Intervista di Roger Cohen International Herald TribuneHo chiesto a Barack Obama se si sente forte abbastanza per un mondo così pericoloso. A volte i candidati democratici si mostrano cauti, e sembrano vulnerabili ad ogni refolo di vento, quando si tratta di adattare la loro solida impostazione teorica alla cruda realtà. “Sì. Sono duro abbastanza”, ha risposto durante la nostra mezz'ora di conversazione. “Mi capita spesso di incontrare persone che non fanno altro che ripetere di essere t...
Rovesciando i sondaggi la front-runner democratica batte Obama di misura
Le previsioni dei giorni scorsi sono state smentite. I sondaggi confermavano fino all'ultimo che che Barack Obama avrebbe sconfitto nuovamente Hillary Clinton. Reuters/C-SPAN/Zogby assegnava al senatore dell'Illinois ben 13 punti percentuali di vantaggio sulla rivale, Rasmussen 7, la CNN/WMUR/UNH invece 9. Questa campagna, criticata per la sua lunga rincorsa al voto di novembre, si inaugura invece con una successione di colpi di scena.
Alla fine ha prevalso la solidarietà femminile, l'effet...
La politica estera dell'Amministrazione Bush - con l'attenzione globale catturata dall'iniziativa in Medio Oriente, la diffidenza montante contro l'unilateralismo militare, il conformismo catastrofista sull'Iraq – è stata oggetto in questi anni di analisi drammaticamente parziali. Ciò ha nei fatti impedito di rendere adeguatamente conto di un aspetto cruciale ed invero ambizioso della politica estera dell'America Repubblicana: il progetto di riconfigurazione delle istituzioni internazionali, attraverso la redistribuzione del potere verso i paesi “emergenti”, come Cina e India. È questo il senso della riflessione, consegnata alla rivista americana Foreign Affairs, dal prof Daniel W. Drezner– docente di P...
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