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Genesi e filosofia del Sarkozysmo
Gli intelletuali e la Rupture col Sessantotto
di Simona Bonfante



(pagina 3)

... ponsabilità di chiamare i cittadini ad assumersi in prima persona l'onere di ragionare, e decidere. Significa proporre non una ricetta amministrativa, ma una visione di paese; non mettere il copyright su uno slogan accattivante, ma progettare l'edificio politico-sociale che si vuole abitare. Quando insomma l'allora candidato alla Presidenza lancia la sfida del “lavorare di più per guadagnare di più”, la sua non è solo una trovata retorica, ma un concetto politico centrale a tutto il progetto di modernizzazione che è impegnato a promuovere nel paese.

Un progetto radicato in un'idea di “cambiamento” che riconosce il progresso solo là dove l'orizzonte sia l'umanità. In tal senso, Sarkozy va oltre – e più in profondo – di quanto non abbia osato la “terza via” di Tony Blair. 

Il sarkozismo impegna infatti la politica all'esercizio di una responsabilità che non si esaurisce nella realizzazione pratica di un codice ma che che si lascia investire dal compito di redigere un codice filosofico con cui intessere la trama della storia. 






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