SELEZIONE DELLA STAMPA ESTERA- 5 giugno di Critica Sociale
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... a promosso lo scorso marzo il dialogo tra Cristiani, Ebrei e Musulmani, in nome della comune credenza in Dio. Ciononostante, l'Arabia Saudita rimane l'unico paese musulmano in cui è vietata la pratica di religioni diverse dall'Islam.
Le manifestazioni razziste contro I Rom non sono un'esclusiva italiana. L'Europa deve farsi carico del problema dell'integrazione, pena l'escalation della violenza e la negazione dei principi fondamentali di equità e rispetto su cui si fonda la democrazia europea.
Dietro il falso scontro semantico-ideologico sul concetto di “liberalismo”, nel PS è in corso uno scontro di potere. Il Segretario uscente, François Hollande cerca di boicottare lo scontro Royal-Delanoe, perché la corsa a due lo escluderebbe dalla corsa alle presidenziali del 2012. Tra i due litiganti, la terza, Martine Aubry – la petite candidate – cerca di conquistare la base del partito che, bisognosa di rassicurazioni, accoglie con sollievol'orgogliosa rivendicazione dell'identità socialista fatta dal sindaco di Lille che, strizzando un occhio al Mitterand della “rottura col capitalismo” propone, da parte sua una “rottura col liberalismo.”
Un sondaggio in esclusiva per le JDD.fr dà Bertrand Delanoë al 26%, Martine Aubry al 14%, Ségolène Royal al 13%. Tra i soli elettori socialisti il risultato cambia lievemente, in favore della Royal che con il 25% supera la Aubry (22%) mentre con il 33% il favorito rimane il sindaco di Parigi, Delanoë.
Il Presidente della Repubblica convoca all'Eliseo dieci grandi architetti per discutere del futuro urbanistico della “Grande Parigi”, un progetto di rilancio della grandeur metropolitana che sta particolarmente a cuore a Sarkozy. La mossa, tuttavia, è letta dagli amministratori socialisti – il Sindaco, Bertrand Delanoë e il presidente del Consiglio regionale, Jean-Paul Huchon – come una mossa tattica del leader Ump in vista delle regionali del 2010. Sarkozy commande son Grand Paris
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