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Nella quinta puntata dell'inchiesta “What America must do?” a offrire la sua analisi è Yang Jianli, attivista dei diritti umani incarcerato dopo la rivolta di piazza Tienanmen e attuale presidente della fondazione “La Cina nel 21esimo secolo”.




COSA SI ASPETTA IL MONDO DAL NUOVO PRESIDENTE USA

«Gli Stati Uniti, a mio avviso, continuano a essere una grande nazione e continuano a essere l'unica forza globale con l'autorità di promuovere la democratizzazione e la salvaguardia della libertà e della sicurezza», afferma Jianli, anche direttore della rivista ChinaWeekly, che tuttavia rileva come gli Usa abbiano «un problema di consistenza» e di «credibilità». Si tratta, spiega il presidente della “
Fondazione per la Cina nel 21esimo”, della contraddizione tra gli ideali espressi e le politiche attuate da Washington che cercando di «perseguire i propri interessi a breve termine tendono a compromet...
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Mistakes in Iraq 'must not derail efforts to spread democracy'

di Patrick Wintour, political editor , The Guardian


Il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, ribadisce la linea politica internazionale del Partito Laburista, sostenendo che gli errori compiuti in Iraq ed in Afghanistan non devono indebolire e condizionare l'impegno morale di quanti hanno a cuore la diffusione globale della democrazia. Esiste infatti per il Regno Unito un obbligo morale di intervenire, al limite anche militarmente, per agevolare il processo di diffusione dei valori democratici. L'inesorabile avanzata della Cina ricorda inoltre all'Occidente che la "marcia della democrazia"  attraverso il Ventunesimo secolo rischia di subire più d'una battuta d'arresto. Convinzioni che il giovane ministro ripropone in un intervento ad Oxford, evocativamente intitolato "L'imperativo democratico." Il...

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La lunga marcia di Barack verso la nomination prosegue. Hillary, provata, prepara la rivincita in Texas e Ohio. McCain duella con Obama e attende l'incoronazione




Il vento del rinnovamento soffia forte sulle rive del Potomac. Barack Obama sconfigge ancora, e sempre più nettamente Hillary Clinton. Ora conduce nel computo dei delegati elettivi per 1116 a 989. Lo stesso New York Times, che aveva concesso una manciata di giorni fa il proprio convinto endorsement alla Clinton e che in passato aveva accusato Obama di aver falsificato agiograficamente la sua biografia, comincia a ricredersi. Il giovane senatore ha le carte in regola per rompere gli schemi, per far saltare il banco e per  convincere l'elettorato democratico a seguirlo in massa. Grazie alla sua verve comunicativa ed alla sua energia, può ottenere ciò che molti ritenevano impossibile: convincere gli e...

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La Clinton punta tutto sul voto del 4 marzo e attacca, ma Obama guadagna terreno in Texas




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Se il Paese dovesse sprofondare nel caos, l'ideatore della strategia del "Surge" in Iraq sostiene la necessità di un intervento diretto per eliminare l'atomica




I risultati del voto del 18 febbraio in Pakistan hanno bocciato nettamente la politica del presidente Pervez Musharraf e messo indirettamente in discussione la politica estera di Islamabad. Come evolveranno i rapporti con gli Stati Uniti, anch'essi sconfitti dall'esito delle urne?
Ora tutto il mondo guarda con apprensione agli eventi del Pakistan, unico Stato islamico in possesso dell'arma atomica, fatto che drammatizza ulteriormente la perenne instabilità politica che attanaglia il grande paese asiatico.
Il mensile britannico Prospect rilancia al proposito un'indiscrezione risalente ad un paio di mesi fa ed anti...

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