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Obama e Clinton alla caccia del voto religioso. Il New York Times attacca McCain




Il colpo basso, lo sgambetto pre-elettorale ed il pettegolezzo maligno non appartenevano forse al repertorio dei Repubblicani?

L'intelligentsia Democrat si interroga da qualche settimana su quale fra i due contendenti rimasti in corsa sia il più adatto a reggere la durissima campagna personale che il Grand Old Party tradizionalmente scatena contro i rivali. L'esperta, ma non propriamente amata dalla Destra USA, Hillary Clinton o il novizio Barack Obama? Chi sarà in grado di sopportare meglio la pressione esercitata dal veterano McCain, spalleggiato dalla perfida macchina elettorale che ha beffato ...

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di Sandro Orlando (Europeo)


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Bloomberg rinuncia, Nader corre, Clinton spera ancora




I riflettori stanno per riaccendersi sulla corsa alla poltrona più ambita al mondo. Un mese fa si attendeva dal Super Tuesday la sostanziale consacrazione dei due pretendenti alla Casa Bianca, ma non è andata così. Un bene per quanti si appassionano alle battaglie elettorali, un male per le casse dei contendenti e la compattezza dei due grandi Partiti in lotta. Soprattutto per i Democrats, considerando che a John McCain manca solo la certezza dei numeri e che gli rimane da eliminare un ormai debole avversario, il tenace Mike Huckabee. Martedì la sua candidatura avrà tutti i crismi dell'ufficialità.

IL NUOVO DREAM TICKET
Sul fronte candidature, l'ultima settimana ha da un lato visto un'ennesima semplificazione del quadro. Michael Bl...
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"La battaglia continuerà per mesi"




Hillary Clinton riapre la corsa alla nomination democratica. La senatrice di New York ha conquistato nettamente gli elettori di Ohio (+10%) e Rhode Island (con 18 punti di vantaggio), mentre Barack Obama prevale chiaramente in Vermont (+ 22 circa).  In Texas si giocava la battaglia decisiva per l'ex first lady, che ha inflitto al rivale un distacco di 4 punti percentuali. Una cosa è certa. Come dichiarato dalla Clinton alla vigilia del voto "la battaglia continuerà per mesi".
John McCain ha invece stravinto in tutti e quattro gli Stati la sua ultima sfida con Mike Huckabee. Ma l'esito non era in questione. E' lui il candidato repubblicano alla successione di George W. Bush. McCain ha vinto distaccando il suo diretto avversario di 29 punt...
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If history is a reliable guide, the recession of 2008 is now unavoidable

di David Leonhardt, New York Times


March 8, 2008

New Analysis
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