L’esperienza del Cfp, insomma, lascia pensare che la strada imboccata dalla scuola della Margherita – la riflessione politica, l’analisi, l’approfondimento – sia una strada destinata a compiere con successo la missione di rinnovare la politica italiana rinnovandone saperi e approccio.
il prossimo 27 gennaio, con un convegno dal titolo “Partito democratico e leadership forte: un ircocervo?”
Fortemente voluto dal direttore della scuola, il giovane politologo Nicola Pasini - estimatore confesso del riformismo à la Blair e, come tale, gradito collaboratore di Critica Sociale - il convegno vedrà gli interventi, tra gli altri, di Massimo Cacciari, Sindaco di Venezia e Presidente del Comitato scientifico del CFP; del prof. Angelo Panebianco - politologo, editorialista del Corriere della sera – del Senatore Antonio Polito e di Sergio Scalpelli, direttore di Critica Sociale.
Come già per le edizioni precedenti, la selezione dei candidati avverrà secondo criteri esclusivamente meritocratici, sulla base delle competenze professionali e formative rilevate dal Curriculum. Certo, in quanto scuola politica, la vocazione, l’animal spirit del politica di razza può essere data anche da altre caratteristiche, come le esperienze di militanza e di partecipazione alla vita civile.
Se le risposte sono in prevalenza “si”, non resta che sottoporre la propria candidura per la III edizione del CFP.
Leggi l'intervista a Michele Salvati