Questi, e molti altri, gli interrogativi che la Fabian Society porrà a politici e studiosi, opinion makers e militanti, nella New Year Conference, l’appuntamento promosso come da tradizione dal think tank laburista, che si svolgerà a Londra il prossimo 19 gennaio.
Ora, non è certo un mistero quale sinergia intellettuale abbia legato, negli ultimi due anni la Fabian e l’allora “premier-in-waiting”, Gordon Brown. Le due ultime edizioni della Conference si ricordano infatti proprio per la presenza di quello che allora era il Cancelliere, nonché rivale alla learship di Tony Blair.
Sebbene non ancora ufficializzato, il nome di questo “portavoce” dovrebbe corrispondere a quello di Ed Balls, braccio destro di Brown sin dagli anni al Ministero dell’Economia, oggi impegnato nella delicata responsabilità di continuare le riforme avviate oltre dieci anni fa, dal primo governo Blair, nel sistema di istruzione nazionale.
Il tema della politica internazionale, ovvero le priorità nell’agenda della democrazia progressista, verrà così declinato nel corso della Conference 2008, rispetto alle implicazioni globali legate al cambio di leadership in Usa come in Russia, alle prospettive del multipolarismo, agli scenari europei e mediorientali ed alla definizione di una piattaforma ideale che guidi la sinistra democratica e liberale nel governo del mondo di oggi.
La Critica, unico partner italiano presente a Londra, affiderà il proprio contributo alla conferenza ad uno dei suoi più insigni contributor: il prof Spencer Di Scala, storico, docente della Massachussets University. Il prof Di Scala, che per i tipi della Critica Sociale ha appena pubblicato il volume “Filippo Turati. Le origini della Democrazia in Italia”, con prefazione di Giuliano Amato, interverrà nella sessione presieduta dal parlamentare David Lammy, dedicata all’impegno americano nel “dopo Bush”. Il dibattito, animato dal direttore della Society, Sunder Katwala, vedrà un parterre di altissimo profilo composto, tra gli altri, dall’ex ambasciatore britannico negli Usa, Sir Christopher Meyer.
Un’altra tra le sessioni mattutine sarà invece dedicata alla sfida definita “Hearts and Minds”, ovvero alla via democratica nella lotta a terrorismo. Interverranno al dibattito, Shami Chakrabati dell’organizzazione pacifista Liberty, Sir David Omand, ex responsabile della Sicurezza e dell’Intelligence del Cabinet Office, e il parlamentare Sadiq Khan MP.
Le prospettive dell’europeismo in Gran Bretagna saranno quindi discusse in una sessione, che si immagina “spigolosa”, animata dai parlamentari James Purnell e Quentin Davies, insieme alla coloumnist del Guardian, Polly Toynbee ed alla Commissaria europea alle relazioni istituzionali, Margot Wallström.
Tra i dibattiti che si preannunciano politicamente più interessanti, quello sulle prospettive della pace tra l’Autorità palestinese e lo Stato di Israele. Al tema, i laburisti inglesi riservano massima attenzione, in virtù, si direbbe, del coinvolgimento diretto dell’ex leader del partito, Tony Blair, oggi “inviato speciale” per conto del “quartetto” internazionale composto da Usa, Russia, Onu e Ue.
Ancora un tema spinoso, quello dell’Iran, sarà al centro di un dibattito cui interverrà – con altri esimi studiosi – il professor Timothy Garton Ash, lo storico del St Anthony's College di Oxford noto al pubblico italiano per i frequenti contributi sulla stampa nazionale.
Come rispondere alla chiamata di aiuto di chi, nel mondo, si batte ancora non solo contro la fame, ma anche per la libertà e la democrazia? Quale responsabilità deve assumersi la politica che, in particolare a sinistra, fa della liberazione degli oppressi, la propria missione fondamentale?
Il gran finale, in sessione plenaria, darà ai partecipanti l’occasione per ascoltare “Cinque idee per cambiare il mondo”. Presieduta da Ed Miliband, la sessione si articolerà nella forma del colloquio tra due personalità significative per gli indirizzi della politca estera laburista: Mark Leonard, già consulente di Tony Blair sulla politica estera, e l’ex Ministro per L’Europa, Denis Macshane.
Programma completo ed ulteriori informazioni, sul sito della Fabian Society (fabians.org.uk).