Polemiche e incertezze. I Democratici rischiano di consegnare lo Stato del Sole, e non solo, a McCain. Le relazioni pericolose con Chavez
Howard Dean nel 2004 si presentava come favorito per la nomination Democratica, forte di una radicale piattaforma anti-Bush e di una fitta e proattiva rete di sostenitori reclutati sul web. Dopo essere stato estromesso in poche settimane da John Kerry, è ritornato alla ribalta conquistando la carica di presidente del Partito nel 2005 e guidandolo alla vittoria nelle elezioni di midterm del 2006. Ora, davanti alla serrata disfida fratricida in atto, cerca di farsi garante di una soluzione ragionevole e non autolesionista. Compito arduo il su...
Il candidato del Gop ribadisce il suo sostegno alla guerra in Iraq
di John Holusha, New York Times
Nel suo primo significativo discorso sulla politica estera da quando è diventato il candidato ufficiale del Gop alle presidenziali, John McCain ha ribadito la sua intenzione di mantenere le truppe Usa in Afghanistan e soprattutto in Iraq. "Se ritirassimo i nostri militari, quelle regioni del mondo cadrebbero nel caos, ed il loro destino, ma anche il nostro, verrebbe compromesso."
McCain ha comunque tenuto a marcare la distanza che lo separa dalle scelte dell'amministrazione Bush, invocando la chiusura di Guntanamo e nuove regole sul trattamento dei prigionieri di guerra e degli individui considerati pericolosi per la sicurezza nazionale. "Io detesto la guerra, ma essa può non essere l'opzione peggiore" ha continuato il senatore dell'Arizona, "Noi abbiamo contratto un impegn...
L'uomo, il cui nome non è stato reso noto, sarebbe tuttora latitante
Sarebbe stato individuato il sicario che il 7 novembre 2006 uccise la giornalista russa Anna Politkovskaia, molto scomoda al Cremlino e al presidente Putin. Lo hanno fatto sapere gli inquirenti moscoviti. L'uomo, il cui nome non e' stato reso noto, sarebbe comunque latitante.
A darne notizia è stata l'agenzia Interfax, che cita i procuratori russi: "Ogni cosa viene fatta per trovare la persona ed arrestarla", ha spiegato Vyacheslav Smirnov, portavoce dell'ufficio della procura generale di Mosca, senza fare il nome del sospetto.
Dieci presunti membri di un gruppo criminale ceceno - tra loro anche quattro ufficiali delle forze di sicurezza - erano stati arrestati alla fine di agosto n...
Nonostante le critiche e gli appelli, McCain non abbandona l'Iraq, Clinton non lascia la corsa alla nomination
Mac ha comunque tenuto a marcare la distanza che lo separa dalle scelte dell'amministrazione Bush, invocando la chiusura di Guantanamo, nuove regole sul trattamento dei prigionieri di guerra e degli individui considerati pericolosi per la sicurezza nazionale. “Io detesto la guerra, ma essa può non essere l'opzione peggiore” ha continuato il senatore dell'Arizona, “Noi abbiamo contratto un impegno morale in Iraq e sarebbe un atto di tradimento, indegno del nostro carattere nazionale, abbandonare quelle popolazioni all'orrenda violenza, alla pulizia etnica ed al possibile genocidio che potrebbero far seguito ad un nostro prematuro ed irresponsabile ritiro.” Secondo McCain il surge sta dando buoni risultati e non vi è dunque motivo di mutare strategia.
Le conseguenze dell'ingresso di Kiev e Tbilisi sarebbero gravi
di AdnKronos
A due giorni dal vertice della Nato di Bucarest - l'ultimo per il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e per il presidente russo Vladimir Putin - Mosca torna ad avvertire l'Alleanza atlantica sulle conseguenze di un'apertura a Georgia e Ucraina. «Se verrà concesso il Map (Membership action plan, considerato il primo passo sulla via dell'adesione alla Nato, ndr), posso immaginare la reazione del nostro presidente - ha ammonito l'ambasciatore russo presso l'Alleanza in un'intervista al quotidiano Komsomolskaya Pravda - Dubito fortemente che in una situazione del genere non avremo altro da dirci con gli alleati».
«L'Alleanza, naturalmente - ha concesso Rogozin - può acquisire un pezzo di Georgia senza l'Abkhazia e l'Ossezia del Sud e l'Ucraina completamente de...
Termini d'uso | Crediti | Registrazione Tribunale di Milano n°537 del 15/10/1994 - P.iva: 09155900153 - La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7/08/1990 n.250