Con un numero monografico, interamente dedicato all’analii del voto, la rivista diretta da Robert Philpot, si interroga sul significato del risultato elettorale che ha segnato per il New Labour una significativa sconfitta: duecento seggi e 16 consigli locali perduti per un risultato che attesta il Labour al 26% contro il 40% dei Conservatori. Questo lo sconfortante verdetto delle urne. Che interpretazione darne? Secondo Progress, la riflessione sulla sconfitta è la sola strada che può portare al risanamento del partito, così come si rivelò terapia efficace quando portò il Labour ai successi degli Anni 90. A tal proposito, si interroga il giornale, forse sarebbe il caso di valutare meglio l’impatto benefico per ilPower to the people. . Si fa notare, ad esempio, come negli USA dove le amministrazioni locali godono già di enormi fette di potere e responsabilità, c’è una tendenza molto meno marcata ad usare le elezioni amministrative come strumento di punizione per il governo centrale, così come invece sembrerebbe essere avvenuto in Gran Bretagna. Se si fosse seguita questa strada – è l’opinione del giornale – “autorità locali eccellenti, come quella di Camden, sarebbero rimaste in mano al Labour.” La partita vera – secondo Progress - si gioca quindi contro un solo e temibile avversario: i Tory di David Cameron. Accusato di fare più propaganda che contenuti, Cameron ha tuttavia dimostrato di aver colto nel segno e di aver guadagnato consenso, con la campagna di riposizionamento del suo partito al centro dello spazio politico britannico dal quale punta a detronizzare il Labour. La rivista può essere consultata online all’indirizzo
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