è un forum internazionale promosso da Università Bocconi e Corriere della Sera, un’iniziativa volta a stimolare il dibattito pubblico sui temi dell’economia e delle politiche sociali. L’idea si situa in un genere praticato in Italia per la prima volta solo lo scorso anno, con il . E che sia un’idea destinata a fruttare, lo dimostra non solo il successo dell’iniziativa trentina, ma soprattutto la popolarità delle battaglie condotte sulla testata milanese dai suoi editorialisti più in vista: dalle riflessioni sulla pubblica amministrazione di Pietro Ichino, alla battaglia contro le “lobby della rendita” che sono valse al suo propugnatore, Francesco Giavazzi, persino l’intestazione di un’agenda politica. Sembra insomma di intuire, nel progetto, la volontà a non venir meno all’impegno di studiosi ed“Il Forum – sostienePiergaetano Marchetti, Presidente di RcsMediaGroup non sarà la semplice somma di voci soliste ma il tentativo di trasformarle in un coro capace di ascoltarsi. La lettura della realtà parte dal confronto dei diversi punti di vista, non costruisce soluzioni ma indica le vie per arrivarci". Se è vero quindi che cresce la domanda del pubblico di comprendere le grandi questioni che governano il presente, l’iniziativa di Bocconi e Corriere intende offrire un ulteriore contributo all’allargamento ed al consolidamento della base di consenso, per ora confinata in un’area necessariamente elitaria. "Le grandi trasformazioni che la società e l’economia italiana stanno vivendo – spiega il Presidente della Bocconi, Mimpongono una riflessione aperta alle dinamiche internazionali. E' necessario intraprendere un percorso virtuoso di sviluppo. L'alternativa sarebbe un'onda crescente di populismo". parlerà allora di crescita economica e democrazia, di precariato, immigrazione e capitalismo finanziario, ma si affronteranno anche temi di immediata ricaduta sulla vita degli individui, come la salute e il capitale umano. Quattro le aree in cui il tema dell’economia verrà declinato: la politica, il mondo, la società, i cittadini. dimensione sovranazionale. Si analizzerà cioè come i concetti unanimemente giudicati precipui al benessere sociale - libertà ed equità – possano esser declinati attraverso politiche pubbliche volte alla massima apertura commerciale, alla mobilità internazionale delle risorse umane, e come inoltre esse dipendano dal modo in cui la politica si relaziona ai creatori di ricchezza e costruisce il futuro delle leadership. Il tema del lavoro e del welfare sarà affrontato mediante l’analisi delle distorsioni sociali ed economiche generate da un sistema di rendite e privilegi, come quello italiano, che impedisce alle nuove generazioni di affermarsi ed ai “cervelli” nazionali di trovare un adeguato ruolo nel sistema produttivo del paese. Il concetto di cittadino sarà infine al centro di un’esplorazione articolata lungo un asse che va dallo studente al consumatore, via via lungo tutto le diverse angolazioni dell’essere membro di una comunità nazionale. Approfondimenti ed info sul sito Economia e Società aperta
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