Linda Lanzillotta, Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie Locali, il Senatore Antonio Polito e gli editorialisti Wolfgang Munchau, del Financial Times, e Orazio Carabini del Il Sole24ore. La scorecard valuta i progressi fatti dai singoli Stati-membri della UE, rispetto agli obiettivi dell’Agenda di Lisbona e individua i nodi non ancora risolti di quell’ambizioso programma di riforme economiche e sociali che l’Europa si è impegnata ad attuare entro il 2010. Approvata nel 2000 dai Capi di Stato e di Governo del Consiglio Europeo, l’Agenda di Lisbona si pone l’obiettivo di creare in Europa “l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo entro il 2010”. Ma quell’obiettivo è ancora lontano, al punto che molti ormai parlano esplicitamente di fallimento. Tuttavia, i principi cardine di Lisbona – libero mercato e concorrenza, imprenditorialità e conoscenza, riforma del mercato del lavoro e sviluppo sostenibile – rimangono cruciali nell’epoca raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Come segnalato nell’introduzione del documento, l’Italia deve proseguire le riforme per evitare un declino della sua prosperità. Il principale problema rimane una produttività bassa, che riflette una scarsa innovazione. Per un’economia prevalentemente industriale, le spese in ricerca e sviluppo sono drammaticamente inferiori a quelle dei principali partners. Se da un lato l’impegno del governo Prodi nella recente liberalizzazione e l’introduzione di una maggiore concorrenza per il bene del consumatore sono valutate positivamente, dall’altro il governo italiano viene ammonito sulla necessità di controllare di più il deficit pubblico e di investire di più nei settori dell’istruzione e delle infrastrutture. Una novità della “Lisbon Scorecard”, quest’anno, è una sezione dedicata agli approfondimenti relativi, per esempio, al legame tra innovazione e crescita della produttività, ai difetti del sistema di negoziazione sulle emissioni dell’UE, e alla riforma universitaria. Inoltre, un gruppo di esperti di spicco è stato invitato a contribuire con articoli su tematiche precise come le politiche di innovazione, il futuro del mercato unico o l’analisi di impatto della regolazione. Dopo l’anteprima romana la Scorecard è stata presentata a Londra, il 28 febbraio, alla presenza di
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