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Public Diplomacy e la steategia della comunicazione europea

Uno studio del Foreign policy centre di Londra

 

 

Così come gli stati Europei in modo crescente prendono coscienza dell'importanza strategica che ha la comunicazione con i pubblici esteri, i tecnici dell'unione Europea dovrebbero dare la rilevanza che si merita al dialogo reciproco con le popolazioni del Terzo Mondo. Per essere un entità di peso massimo, che comprende più di 450 milioni di abitanti e che contribuisce per il 40% di budget dell'ONU e per il 20% del prodotto interno lordo globale, l'unione Europea quando si parla di comunicazione si esprime al di sotto delle sue possibilità. I politici dovrebbero interrogarsiNel farlo devono affrontare domande insidiose. Con quale efficacia le istituzioni Europee oggi comunicano con il mondo? Quali sono le potenzialità dell'unione in campo di comunicazione internazionale? Che differenza deve avere l'approccio al dialogo con le nazioni del Terzo Mondo da quella degli altri  la strategia dovrebbe essere disegnata, coordinata e messa in atto?

L'EUROPA SECONDO IL MONDO

Come organizzazione l'unione Europea è troppo cmplessa per molte persone. Malgrado le elites possano essere in grado di distinguere la differenza ad esempio fra Consiglio Europeo e Commissione Europea, le percezioni di Europa nel resto del mondo. Confondono non solo lo status e le azioni delle diverse istituzioni Europee ma hanno anche difficoltà a distinguere fra l'Europa dell'Est , i 25 stati membri e l'Unione Europea. Non aiutano i comuni malintesi che gli stessi cittadini Europei hanno dell'Unione e dei suoi apparati.

 

Secondo alcune fonti, l'Europa è stata storicamente difficile da commercializzare o descrivere al mondo perchè 'bersaglio mobile'. Insomma la realtà è che l'Unione Europea è ancora molto incompresa all'estero. Dobbiamo preoccuparcene? Si e no. Una caratteristica dell'entità Europea in evoluzione è quella di essere caleidoscopica e multi sfaccettata. Cercare ossessivamente di armonizzare e addomesticare (o gestire) l'immagine di Europa e di Unione Europea sarebbe difficile e controproducente. Ma aldilà di ostacoli politici e organizzativi, sarebbe naive e irresponsabile da parte dei politici ignorare completamente le possibilità di cui potrebbero disporre oggi. Così come i vari governi nazionali provvedono maggiormente alle loro attività di comunicazione, le istituzioni Europee dovrebbero seriamente considerare l'importanza di fare lo stesso - perché si ostacolano se non lo fanno, perché 'Europa' ha una fenomenale capacità comunicativa e perché in definitiva, come per la politica commerciale, gli stati membri hanno più da guadagnare da un azione coordinata.CAPIRE LA PUBLIC DIPLOMACY

Quando si tratta della gestione Europea di PD, le istituzioni dell'Unione sono agenti chiave- e i loro ruoli nel comunicare l'Europa e l'Unione al modo sono vari quanto la comunicazione stessa. Anche se è raramente descritta come tale, la Commissione in particolare è già impegnata in attività di PD, tramite delegazioni in altri paesi, fra le altre le attività delle DG (Directorate Generals) estere, e la EuroMed Patnership.

In un mondo di media globalizzati, l'Unione Europea, come si auto definisce, il campione dell'unità nella diversità ha un potenziale di PD senza precedendi.

INFOPOLITIK EUROPEA

Inglese da solo comprende: public diplomacy, cultural diplomacy, cultural relation, soft power, politicl communication, perception managment, propaganda, intercultral dialogue, dialogue of cultures, dialogue of civilizations, crisis managment, media managment, media relation, public affairs, public relations, strategic communications, global comunications, strategic influence, psycological operations, information operations e media operations. Nessuna d queste sembra pienamente adeguata al constesto Europeo.

 

Come gli analisti e i politici Europei cercano di ridefinire le comunicazioni Europee con  econimica e militare, gli stati devono ora riconoscere l'importanza di fare la lo stesso nell 'infosfera' o 'noosfera'. Il loro termine noopolitik è una deliberata fusione di 'noos' ('mente' in greco antico) e il concetto di Realpolitik: Per 'noopolitik' intendiamo l'avvicinamento al uno stato (che deve venir garantito tanto da un nonstataleIn una nota in calce sulla coniazione del termine 'noopolitik' Arquila e Ronfeldt menzionano altri termini associati. Uno di questi è 'infopolitik', che gli autori hanno scartanto preferendogli l'associazione ideatoria di 'noopolitik'. Nel dare un titolo a questo testo, gli autori sperano di salvare quest'ultimo. 'Infopolitik è utile a rendere il senso di come l'Europa comunica, e come dovrebbe comunicare con il resto del mondo. In inglese il termine infopolitik riconosce implicitamente  unaCOME L'EUROPA COMUNICA CON IL MONDO

  La somma delle attività condotteFinora questa attività è stata incline alla competizione piuttosto che alla collaborazione. La PUBLIC DIPLOMACY è un riconosciuto strumento strategico per molti governi europei, che sono inevitabilmente riluttanti a cederlo o a dividerlo, ed è condotto solitamente con lo scopo di promuovere gli interessi nazionali. Di conseguenza, fra le nazioni Europee, una PUBLIC DIPLOMACY cooperativa è un eccezione piuttosto che una regola. In un contesto di maggior integrazione Europea, la mancanza da parte degli stati di reale impegno per lavorare attentamente lascia perplesse molti osservatori. Come ha scritto Corina Suteu: 'l 'Europa del Sud Est non riesce a capire come mai gli Istituti Culturali dell'Europa dell'Ovest non riescano a lavorare meglio insieme, perché i loro programmi a volte si sovrappongano, perché si parla tanto di cooperazione con risultati tanto scarsi. Ignorando le opportunità offerte da una public diplomacy cooperativa gli stati rischiano di condurre campagne parallele e come tali inutili. Ignorano inoltre le possibilità di una maggiore cooperazione in altri campi.

Alcuni tentativi sono stati fatti. Un iniziativa che ha tentato di facilitare una maggior cooperazione tra le organizzazioni di PUBLIC DIPLOMACY degli stati membri è la CICEB (Consociato Institorum Culturalium Europaeorum Inter Belgas). Con l'obbiettivo di espandersi a tutti i 25 stati membri , la CICEB cerca di coordinare le attività condotte dai vari istituti Europei di relazioni culturali. Il lavoro utile della CICEB include ovviamente l'istruzione alla conoscenza della diversità linguistica, iniziative come reti di giornalisti, e i programmi di 'cittadinanza attiva' Europea. Finora il campo d'azione della CICEB ha teso ad essere Intra Europeo, malgrado a quanto dichiara aspiri ad estendere il proprio raggio d'azione ai paesi esteri. I lavori alla conferenza del giugno 2005 hanno confermato che questi tentativi sono stati compiuti per incoraggiare più coordinazione delle attività di relazione culturale dell'Europa intera e che la Commissione stessa intende allargare i progetti culturali oltre le proprie frontiere.

 

A oggi il ruolo del parlamento Europeo in ambito di PUBLIC DIPLOMACY è stato limitato. Pur riconoscendo che il parlamento sta ancora lavorando per convincere i cittadini Europei che esso è garante di democrazia e legittimità all'interno delle istituzioni Europee . 'E vero che i parlamentari Europei stanno svolgendo un lavoro considerevole nella cosi detta Diplomazia Parlamentare rivolta all'estero- fondando reti di lavoro con i politici e partiti di tutto il mondo. La conseguente pubblicità può essere intesa come PUBLIC DIPLOMACY, ma l'impatto del parlamento sull'opinione di massa del pubblico estero sembra ancora limitato.

 

Sorprendentemente, la direzione generale che è incaricata di prendere la guida dei problemi di comunicazione all'interno dell'unione, la DG Communication, ha smesso da un po' di comunicare al di fuori dell'unione. Nella relazione del luglio 2005 sulla strategia di comunicazione da adottare all'interno dell'unione , il commissario Margot Wallstrom ha dichiarato che 'questa commissione ha fatto della comunicazione uno degli aspetti strategici per tutta la durata del suo mandato' e che più interessante dal punto di vista della PUBLIC DIPLOMACY: 'La comunicazione vuol dire qualcosa in più dell'informazione: stabilisce un rapporto e inizia un dialogo con i cittadini Europei, ascolta attentamente e si collega con la popolazione. Non è un esercizio neutro privo di significato, ma è parte essenziale del processo politico'. A oggi, una comunicazione del genere sembra preoccupata a risollevare la posizione dell'Unione agli occhi degli Europei, specialmente nel contesto del fallimento del referendum in Francia e Olanda. La stessa relazione fa una quantità di suggerimenti indirizzati a migliorare la strategia di comunicazione dell' UE- che comprendono la creazione di un'unica rappresentazione di identità unificata della Commissione, la creazione di uno staff di commissione più consapevole dell'importanza delle comunicazioni, la pianificazione e la coordinazione, ricerche più efficienti e informazioni di ritorno, maggior ascolto e l'individualizzazione di nazioni target, l'incremento della figura dei Commissari, e un uso più intelligente dei mezzi multimediali- ma oggi questi consigli sembrano essere diretti unicamente alle comunicazioni interne all'Unione.

 

Infatti i migliori interpreti di PUBLIC DIPLOMACY Europea all'estero sono i vari DG con indirizzo esterno- RELEX, Trade , Enlargment, Development, Ecfin e Echo- e le loro unità dedicate all'informazione e alla comunicazione. Nonostante queste unità di informazione siano autonome une dalle altre, è risaputo che 'lavorano tutte per gli stessi clienti', come riferito da una fonte interna. Qualche tentativo di coordinazione delle attività è stato fatto. La direzione dell'unità di informazione e comunicazione del DG RELEX tiene un meeting mensile a Brussels con i vari capi delle unità di Informazione e Comunicazione esteri. A quanto viene riferito si sta vagliando la possibilità di creare un forum, per dividere messaggi come in un comune sito web. Fonti hanno suggerito che malgrado i resoconti della comunicazione estera sono molto ingarbugliati, ci sono piani per riordinarli. Un altra fonte, un funzionario maggiore dell' informazione di uno dei DG esteri , ha riferito all'autore che uno dei problemi più gravi consiste nel non sapere con chiarezza di chi sia l'incarico di gestione della strategia di comunicazione estera, e che, forse in modo inevitabile, le varie DG hanno piani d'azione differenti e diverse priorità geografiche. La stessa fonte ha segnalato che c'è una crescente volontà all'interno della commissione di migliorare le comunicazioni esterne.La DG RELEX, la guida d'azione estera delle DG, ha una capacità comunicativa di rilievo. I 7 milioni di euro del suo budget comunicativo vengono spesi soprattutto dalle delegazioni EC (5,5 milioni di euro), malgrado i contatti tra il team di comunicazione della DG RELEX che fanno capo a Brussels e i funzionari dell'informazione delle delegazioni sono sporadici, e vengono normalmente limitati a una discussione annuale sulla strategia di comunicazione della delegazione con eventuale assistenza sull'effettuazione.L'unità informativa della delegazione di Mosca, per esempio è ben fondata e ha 9 membri dello staff permanenti. A quanto dice un funzionario sul posto, dedica metà del suo tempoalle relazioni coi media- allacciando rapporti con i media locali e con i corrispondenti stranieri, indicendo conferenze stampa, organizzando progetti di viaggi mediatici finanziati dall'Unione- e l'altra metà facendo un convenzionale lavoro di comunicazione- dirigendo il sito della delegazione e monitorando i media locali. La delegazione inoltre organizza da 8 anni un festival annuale del cinema europeo. Al contrario il team di comunicazioni della delegazione di Ankara ha solo 4 membri permanenti. Al di là delle attività standard descritte sopra , l'unità coordina anche un gruppo di accademici simpatizzanti dell'unione dal nome 'Team Europe' e ha impegnato una quantità di città e camere di commercio a ospitare dei piccoli centri d'informazione sull'Europa

 

  UE-China sulle armi) La delegazione di Washington ha anche organizzato gruppi di lavoro informali che coinvolgono rappresentanze dai 25 stati membri.

 

 

  ospite, soprattutto in quei paesi dove il governo controlla i media.La DG development, responsabile per le attività del mondo in sviluppo, è largamente dipendente dalle delegazioni EC per la comunicazione con i paesi esteri. 400.000 euro sono stati recentemente messi a disposizione per le delegazioni EC nel paesi in via di sviluppo per finanziare attività quali seminari, fiere commerciali, produzione di documentari televisivi e per creare centri di informazione. Un compito fondamentale è stato quello di promuovere il Millennium Development Goals (Obbiettivi di Sviluppo Millennium) che gestisce alcuni visite di giornalisti a Brussels, ma, secondo un funzionario, la sua capacità comunicativa è scarsamente finanziata. La stessa fonte ha suggerito che dovrebbe esserci un aumento nel sostegno delle attività di comunicazione sul territorio, messaggi disegnati in modo più strategico e maggior professionalizzazione di tutte le attività comunicative.

 

  di solito per la fabbricazione ad esempio di T-shirt e adesivi). La posizione dell'UE di maggiore donatore mondiale dovrebbe dare alle comunicazioni ECHO una spinta significativa, ma questo non sempre si verifica. Secondo una testimonianza di un addetto dell'ECHO, malgrado fosse stato il prima istituzione a intervenire nello Tsunami Asiatico del 2005, non ha ottenuto il dovuto riconoscimento pubblico. La stessa fonte ha riferito che le comunicazioni estere dell'ECHO mancano in modo significativo di funzionari. A quanto viene riportato dalla dg, si è in procinto di reclutare due funzionari per l'informazione per l'intero continente africano. Allo stesso tempo i paesi beneficiari continuano ad ostacolare i tentativi dell'ECHO di guadagnare visibilità.DG ECFIN tende a concentrare le proprie limitate risorse comunicative su grandi centri finanziari come Washington, Tokyo, Singapore, New York e Kuala Lampur. L'attività di comunicazione dei rappresentanti locali dell' ECFIN come prevedibile consiste nell'organizzare conferenze su argomenti relativi all'euro. Lavorano inoltre a fianco della Banca Centrale Europea. DG Trade (commercio) ha un compito più semplice rispetto alle altre quanto è una delle poche aree fra le attività della Commissione dove gli stati membri sono disposti a cedere autorità al commissario pertinente in modo da agevolare il negoziato come un blocco intero. Lavora inoltre con e tramite le delegazioni.

 

  la comprensione reciproca.

  pilastro del Processo Barcellona, il cosidetto 'Dialogo Sociale, Culturale e Umano', in larga misura ricorda il tipo di PUBLIC DIPLOMACY biunivoca e il lavoro di rapporti culturali svolto da organizzazioni nazionali come il Goethe institut e il British Council. A dire il vero la EuroMed Patnership- che comprende i 25 paesi membri, 10 patner mediterranei e due paesi con il ruolo di osservatori- è probabilmente la più grande singola iniziativa di PUBLIC DIPLOMACY mai concepita. Tra le sue componenti sono incluse iniziative come la EuroMed Heritage (in sintesi Beni culturali del Mediterraneo, scambio culturale e promozione del sapere), EuroMed Youth (permettere ai giovani di conoscere i coetanei di altri paesi e di altre culture, EuroMed Audiovisual ( per aiutare i nuovi film Europei e Mediterranei a 'raggiungere gli schermi e trovare un pubblico), l'Iniziativa Europea per la Democrazia e i Diritti Umani (promuovendo il giornalismo indipendente e dando supporto ai vari NGO), e la versione EuroMed del Netd@ys e dei programmi eSchola (incoraggiando 'maggior uso delle nuove tecnologie e promuovendo attività come gemellaggi fra scuole, progetti congiunti e scambi di insegnati). Considerevolmente il programma ha anche finanziato la creazione della fondazione Anna Lindh per il dialogo tra le culture ad Alessandria, Egitto.

 

Un'altra iniziativa che può essere intesa come PUBLIC DIPLOMACY è il programma di Dialogo Interculturale condotto dal DG Cultura e Istruzione (fra gli altri). Nonostante l'iniziativa sia per gran parte impegnata con attività all'interno dell'Unione e in poche nazioni limitrofe, come la EuroMed Patnership ha un enorme potenziale come strumento di mutua PUBLIC DIPLOMACY europea. Secondo la discussione alla conferenza sul Dialogo Interculturale (sponsorizzata dal DG Cultura e Istruzione) è 'un mezzo efficiente per prevenire e gestire i conflitti a tutti i livelli politici.

 

 

 

 

 

Nel momento in cui i politici considerano se e come sviluppare una specifica politica e strategia di PUBLIC DIPLOMACY, ci sono alcuni problemi a cui dovranno rivolgersi. Come già scritto, la chiave di queste discussioni è che cosa l'Unione Europea è capace di ottenere in questo ambito, e cosa è importante che facciano gli interpretiSenza dubbio l'Unione Europea ha un enorme potenziale di public diplomacy- la combinazione fra le possibilità di infopolitik dei 25 stati membri e quella della Commissione è di tutto rispetto.

Rimangono oggettive difficoltà politiche e amministrative per ottenere una pubblic diplomacy europea unificata e integrata, ma i tecnici devono e possono lavorare per rimuovere gli ostacoli. UnaI politici devono essere consci che un disegno futuro di un efficace PUBLIC DIPLOMACY Europeasarà complicato da due aspetti fondamentali: la natura evoutiva propria dell'Unione e il mutevole contesto globale contro cui l'Europa si sta evolvendo. Come gli stati membri, il Consiglio, l Parlamento e la commissione continuano discutere la futura direzione dell'Europa, così il mondo intorno a loro sta cambiando.  PUBLIC DIPLOMACY- e la capacità delle istituzioni Europee di impegnarsi in attività di PUBLIC DIPLOMACY è limitata dalla mancanza di risorse e di volontà politica. 'E possibile rimediare ad entrambe.

 

 

CONSIGLI

       Il consiglio e la commissione devono stabilire che la PUBLIC DIPLOMACY è un importante attività per un Unione Europea in evoluzione; questo aumenterà la coscienza istituzionale della sua importanza e faciliterà maggiore cooperazione fra, ad esempio, tra gli apparati dirigenti degli stati membri e gli organi Europei.

Attualmente elementi diversi della commissione utilizzano termini differenti per descrivere varie attività che hanno a che fare con la PUBLIC DIPLOMACY. Ad esempio le delegazioni EC di Mosca e di Ankara descrivono le loro attività come 'informazione e comunicazione', a differenza di quella di Washington che presto adotterà il titolo di 'stampa e public diplomacy'. Questo confonde e intralcia l'attività della commissione in questo campo

La PUBLIC DIPLOMACY esterna dell'Unione è disarticolata. Andrebbe fatto di più per armonizzare le attività- particolarmente quelle condotte da DG esterne. Nel 2002, il governo britannico ha stabilito una Commissione di Strategia di PUBLIC DIPLOMACY per congiungere i rappresentanti delle organizzazioni che lavorano sulla public diplomacy britannica (Incluso il British Council, la BBC World Service, la UK trade and Investment, il Foreign and Commonwealth office, e la VisitBritain). Questo organismo rivede l'attuale lavoro della PUBLIC DIPLOMACY britannica ed è responsabile del disegno di un messaggio e un resoconto adeguato. La commissione Europea dovrebbe considerare di creare un organo simile. 'E vitale che una commissione di questo tipo abbia l'appoggio sia della Commissione che del Consiglio. La composizione della composizione dovrebbe idealmente includere l'Alto Rappresentante del CFSP, rappresentanze del Consiglio e della Commissione, funzionari4) Applicare gli insegnamenti della relazione della strategia intra-Ue dki comunicazioni ai paesi esteri del Luglio 2005.

  migliore ricerca e retroazione, ascolto più attento e5)Aumentare il sostegno alle attività di PUBLIC DIPLOMACY e comunicazione delle delegazioni EC; rendere disponibile in numero maggiore le risorse finanziare e umane; allargare il reclutamento dello staff locale esperto in comunicazioni; incrementare la formazione linguistica dello staff della delegazione; assicurarsi che le delegazioni abbiano la possibilità di lavorare vicino ai governi e media locali.

6) Condurre una rassegna comprensiva delle attività Europee legate alla PUBLIC DIPLOMACY. Creare un database ad accesso facilitato per tutte le attività  un Manuale della Public Diplomacy, accessibile ai funzionari UE.

  ridefinire e attuare

7)Imparare dalle esperienze degli stati membri; reclutare esperti sull'argomento da settori privati e pubblici

8) Aumentare l'abilità d lavorare all'interno delle 24 all'interno del ciclo di notizie globali delle 24 ore; assicurarsi che i media abbiano una capacità di media a reazione rapida

9) Lavorare per incoraggiare visite di maggior livello dei leader stranieri alla Commissione Europea e alle altre istituzioni, come ad esempio, la visita di George W. Bush nel febbraio 2005

10) Facilitare una maggior cooperazione con e tra le agenzie di relazioni culturali Europee (espandendo le attività della CICEB delle altre), e tra le delegazioni EC , ambasciate degli stati membri e agenzie CR

11) Potenziare la ricerca su come l'Europa è percepita fuori dai propri confini tramite un intensificato uso di sondaggi, resoconti e monitoraggio dei media

  Sondaggi e resoconti sono inestimabili per i politici. Andrebbero compiuti sforzi per assicurarsi che tali dati vengano raccolti regolarmente all'estero-espandendo l'Eurobarometro, continuando adeguate commissioni accademiche di studio (come quelle condotte dall'università di Canterbury in Nuova Zelanda) e dando il potere alle delegazioni di condurre i loro studi su come l'Europa è percepita all'estero.

Essendo il maggior donatore di aiuti del mondo, l'unione ha molto da guadagnare in una più efficace proiezione e promozione delle sue attività. Questo includerebbe un rafforzamento delle clausole di visibilità dei contratti con i paesi beneficiari.

Come conseguenza14) Se e quando saranno istituiti un Servizio di Azione Estera Europea     

15) Espandere le dimensioni della PUBLIC DIPLOMACY di EuroMed

17) Continuare ad aumentare la visibilità dei commissari Europei fuori dall'Unione comprendendo visite ufficiali e interviste alla stampa estera.

18) Seguire la strada per espandere i programmi di formazione di giornalismo Europeo all'estero.

Seminari di formazione giornalistica sono uno dei mezzi per rimediare questi equivoci

Sono state fondate in passato iniziative fra le telecomunicazioni della PUBLIC DIPLOMACY degli stati membri. I progressi psicologici possono ora facilitare queste iniziative.

   

 

 



Link esterno: fpc.org.uk/publications/180

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