La conferenza, che si è svolta presso la Committee Room 19 della House of Commons, ha avuto tra i relatori Stephanie T. Kleine-Ahlbrandt, International Affairs Fellow presso il Council on Foreign Relations di New York e Patrick Smith, Editor di È questo lo scenario nel quale si è inserito il new player del mondo globale, la Cina. Sono noti da tempo gli interessi cinesi sul continente africano, un grande bacino di risorse naturali, una specie di “isola del tesoro” per la grande nave del neocapitalismo cinese, che di energia e materia prime ha una voracità senza precedenti. Questo rende particolarmente cruciale, per l’Occidente, valutare con attenzione la strategia cinese in Africa ed i possibili risvolti, politici opltre che economici, che da essa potrebbero ricadere sullo scenario internazionale. Particolarmente interessanti le notazioni di Stephanie T. Kleine-Ahlbrandt la cui collaborazione con il Council on Foreign Relations si svolge nel corso dell’anno sabbatico con cui la studiosa ha trasnistoriamente sospeso la propria attività principale, presso L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, in cui è responsabile dei progetti messi in cantiere dalla Divisione Asia.Naturalmente qui si pone un grande spazio per i paesi occidentali, non solo in virtù delle responsabilità storiche nei confronti dei paesi africani ma anche per la grande opportunità rappresentata da una vera prospettiva di sviluppo del continente.
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